Il mal di schiena è il dolore muscolo scheletrico più diffuso.
La parola “schiena” spesso viene utilizzata per indicare la zona lombare, quindi in questo caso possiamo parlare di lombalgia (dolore lombare).
In Italia le statistiche ci dicono che circa l’80% della popolazione è destinato ad un certo punto ad avere una lombalgia con un picco di prevalenza tra persone comprese in una fascia di età che va dai 30 ai 50 anni.
Alcuni studi hanno evidenziato che solo il 20% dei dolori lombari è provocato da un problema specifico, il restante 80%è dovuto da un problema aspecifico.
Cerchiamo di capire adesso cosa intendiamo per problema specifico e per problema aspecifico:
Il mal di schiena e quindi il dolore lombare può durare diversi giorni, settimane o addirittura mesi. Molto spesso tale dolore si associa ad altri sintomi:
Se dopo diversi giorni il dolore lombare non diminuisce o addirittura aumenta, è utile rivolgersi ad un medico che tramite l’anamnesi (raccolta di notizie che riguardano il paziente) e l’esame obiettivo (elementi constatabili ispezionando accuratamente il paziente) consiglierà al paziente il da farsi. Per ottenere approfondimenti sulla situazione, è possibile ricorrere alla diagnostica per immagini: raggi X, TAC, Risonanza Magnetica Nucleare.
In genere i dolori lombari più lievi tendono a guarire spontaneamente. Le forme più gravi invece vanno ultime vanno trattate elaborando un piano terapeutico specifico per il paziente stesso. Sicuramente in una fase acuta il riposo è indispensabile, ma si potrebbe anche ricorrere alla fisioterapia, all’utilizzo di farmaci, tutori e a volte perfino anche all’intervento chirurgico.
La fisioterapia in questi casi, viene consigliata quando il paziente ha sintomi che non tendono a regredire dovuti a problematiche muscolari, articolari, nervose ecc… L’ obbiettivo del fisioterapista sarà quello migliorare la mobilità, la flessibilità, la sintomatologia e la forza del tratto interessato. Tali obbiettivi possono essere raggiunti utilizzando diversi tipi di approcci e diversi tipi tecniche fisioterapiche, ma la terapia manuale volta al recupero della funzione o delle funzioni perdute, deve fare sempre da protagonista. A questa poi può essere associata la terapia strumentale ovvero:
Inoltre è possibile utilizzare come supporto integrativo, il Taping Elastico (bendaggio elastico🡪 cerotto colorato che spesso vediamo applicato agli atleti sportivi) che verrà applicato sulla muscolatura interessata utilizzando la tecnica decompressiva per scollare i tessuti, per aumentare la circolazione linfatica e per migliorare la circolazione sanguigna e quindi favorire l’ossigenazione dei tessuti.
Il Taping può essere associato alla terapia manuale e strumentale influenzando positivamente la sintomatologia dolorosa.
1. Accurata valutazione del paziente
È la fase iniziale del trattamento che mi consente di raccogliere dati e di individuare il problema.
2. Programma riabilitativo personalizzato
In questa fase elaboro i dati raccolti durante la valutazione che mi consentiranno di stilare un programma riabilitativo idoneo.
3. Trattamento del problema
Tramite la terapie manuale e, se necessario, della terapia strumentale andrò a trattare il problema con l’obiettivo di raggiungere il tuo benessere.
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